Vorrei esserti vicino, per abbracciarti teneramente. Mi credi, e sono certo che già quanto ti dico dà vita al tuo cuore, che non ha conosciuto mai la gioia di essere amato.
Ti amo, Wanda, così come sei.
Non è schifo che provo, è stima e non compassione, è amore.
Un relitto di donna, come ti descrivi, consumata dal vizio e dal male, che non sa che cadere e insozzare “a prezzi ridotti”, è parte di me: è la stessa mia carne, la parte più cara perché più dolente.
Sono io che cado con te, ma sono anche quello che piange e offre a chi ha assunto il mio male, il tuo male, e lo sana, se Lo ascolti, se speri, se l’offri.
Nella fiamma che brilla ai tuoi piedi, richiamo nella notte, ascolta, leggi il tepore di un invito ad amare, che è fuoco e tutto risana e consuma.
Tu lo sai che già disse di te?
“Sarà prima nel regno dei cieli”.
E il perdono ti vince in amore.
Coraggio! Se il mio abbraccio e i miei baci ti possono dare la certezza di chi sei tu per l’Amore, io ti avvolgo della mia tenerezza.
Wanda cara, questa notte concediti a Lui. Ha pagato un prezzo di sangue per averti sua sposa.
Non lo credi? Ascolta… :
“La attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là canterà come nei giorni della giovinezza.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa.
Ti fidanzerò con me nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore
e amerò « Non-amata »”.
Wanda, è Dio che ti scrive così!
Io ti vedo piangere finalmente di gioia.
Fiorenzo Viviani, Dio ama anche me, Edizioni Messaggero Padova, 1983, p. 108-109
Padre Fiorenzo Viviani
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"Padre, fa' che riconosciamo la dignità di tutti gli uomini, che Cristo ha redenti a prezzo del suo sangue, e rispettiamo la libertà di coscienza dei nostri fratelli".
(Dal Breviario della Chiesa Cattolica)