|
Vincent Willem van Gogh, Il buon samaritano, 1890 |
[…] Tutta la debolezza crescente della Chiesa nel mondo moderno deriva non, come si crede, dal fatto che la Scienza avrebbe costruito contro la religione dei sistemi sedicenti invincibili, non dal fatto che la Scienza avrebbe scoperto, trovato contro la Religione degli argomenti, dei ragionamenti supposti vittoriosi, ma dal fatto che quel che sopravvive socialmente nel mondo cristiano manca oggi profondamente di carità. Non è certo il ragionamento che manca. E’ la carità. Tutti quei ragionamenti, tutti quei sistemi, tutti quegli argomenti pseudoscientifici non varrebbero nulla, non avrebbero alcun peso se vi fosse un’oncia di carità. Tutte quelle pretese concluderebbero ben poco se la cristianità fosse rimasta quella che era, una comunione, se il cristianesimo fosse rimasto quello che era, una religione del cuore. E’ questa una delle ragioni per cui i moderni non capiscono niente di cristianesimo, del vero, del reale cristianesimo, della storia vera, reale del cristianesimo, di quello che era realmente la cristianità. (E quanti sono i cristiani che ancora lo capiscono. Quanti cristiani, proprio su questo punto, anche su questo punto, non sono dei moderni). Essi credono, quando sono sinceri, e ve ne sono, essi credono che il cristianesimo sia stato sempre moderno, e cioè, precisamente, che sia stato sempre come essi lo vedono nel mondo moderno, in cui non c’è più cristianità, nel senso in cui c’era un tempo. E così nel mondo moderno tutto è moderno ed è certamente il più bel vanto del modernismo, del mondo moderno, l’avere in molti sensi, in quasi tutti i sensi, reso moderno il cristianesimo stesso, la Chiesa e quel che sopravvive ancora della cristianità. Così avviene che, quando vi è un’eclissi, tutto il mondo è in ombra. Tutto quel che passa in un’età dell’umanità, per un’epoca, in un periodo, in una zona, tutto quel che è nel mondo, tutto quel che è stato posto in un certo posto, in un tempo, in un mondo, tutto quel che è situato in una certa situazione, temporale, in un mondo temporale, ne riceve il colore, ne porta l’ombra. Si fa molto chiasso a proposito di un certo modernismo intellettuale che non è neppure un’eresia, che è una specie di povertà intellettuale moderna, un residuo, una feccia, un fondo di tinozza, un deposito di tino, un fondo di botte, un impoverimento intellettuale moderno ad uso dei moderni delle antiche grandi eresie. Questa povera cosa non avrebbe causato nessuna rovina, sarebbe stata semplicemente ridicola se non avesse trovato la strada aperta , se non ci fosse questo grande modernismo del cuore, questo grave, infinitamente grave modernismo della carità. Se la strada non gli fosse stata aperta da questo modernismo del cuore e della carità. E’ per questo che la Chiesa nel mondo moderno, che nel mondo moderno la cristianità non è più popolo, come era, ed ora non è più; che quindi essa non è più socialmente un popolo, un immenso popolo, una razza, immensa, che il cristianesimo non è più la religione degli strati più profondi, una religione popolare, la religione di tutto un popolo, temporale, eterno, una religione radicata nelle maggiori profondità, anche temporali, la religione di una razza, di tutta una razza temporale, di tutta una razza eterna, ma che ormai non è altro socialmente che una religione di borghesi, una religione di ricchi, una specie di religione superiore per le classi superiori della società, della nazione, una miserabile specie di religione distinta per persone distinte; e quindi tutto quel che può esservi di più superficiale, di più ufficiale in un certo senso, di meno profondo; di più inconsistente; tutto quel che può esservi di più meschinamente, di più miserabilmente formale; e d’altra parte e soprattutto tutto quel che c’è di più contrario alla sua istituzione; alla santità, alla povertà, alla forma stessa più formale della sua istituzione. Alla virtù, alla lettera e allo spirito della sua istituzione. Della sua propria istituzione. Basta richiamarsi al minimo testo dei Vangeli. Basta richiamarsi al Vangelo.
E’ questa povertà, questa miseria spirituale e questa ricchezza temporale che han fatto tutto, che han fatto il male. E’ questo modernismo del cuore, questo modernismo della carità, che ha causato l’indebolimento, la decadenza, nella Chiesa, nel cristianesimo, nella cristianità stessa, che ha causato la corruzione della mistica in politica.
Charles Péguy
Nessun commento:
Posta un commento
"Padre, fa' che riconosciamo la dignità di tutti gli uomini, che Cristo ha redenti a prezzo del suo sangue, e rispettiamo la libertà di coscienza dei nostri fratelli".
(Dal Breviario della Chiesa Cattolica)