Ma la speranza, dice Dio, ecco quel che mi stupisce.
Me stesso.
Questo è stupefacente.
Che quei poveri figlioli vedano come van le cose e che credano che domani andrà meglio.
Che vedano come va oggi e che credano che andrà meglio domani mattina.
Questo è stupefacente ed è davvero la più grande meraviglia della nostra grazia.
E ne sono stupito io stesso.
E bisogna che la mia grazia sia in effetti d'una forza incredibile.
E che sgorghi da una sorgente e come fiume inesauribile.
Da quella prima volta in cui sgorgò e dal suo primo sgorgare.
Nella mia creazione naturale e soprannaturale.
Nella mia creazione spirituale e carnale ed ancora spirituale.
Nella mia creazione eterna e temporale ed ancora eterna.
Mortale e immortale.
E questa volta, oh questa volta, da quella volta in cui sgorgò, come un fiume di sangue, dal fianco aperto di mio figlio.
Cosa bisogna che sia la mia grazia e la forza della mia grazia perchè questa piccola speranza, vacillante al soffio del peccato, tremante per tutti i venti, ansiosa per il minimo alitare, sia così invariabile, si mantenga così fedele, così diritta, così pura; e invincibile, e immortale, ed impossibile da estinguere; che questa piccola fiamma del santuario.
Che brucia eternamente dentro la lampada fedele.
Charles Péguy
La Speranza di Jacques Du Brœucq Collégiale Sainte-Waudru de Mons (Belgio) |
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"Padre, fa' che riconosciamo la dignità di tutti gli uomini, che Cristo ha redenti a prezzo del suo sangue, e rispettiamo la libertà di coscienza dei nostri fratelli".
(Dal Breviario della Chiesa Cattolica)